Lockdown, nuove abitudini ed esplosione dell’ecommerce

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Il covid-19 ha messo in ginocchio l’economia del Paese. E anche se la crisi sanitaria non è ancora passata, le aziende si stanno organizzando per recuperare il tempo perduto.

Ma dovranno vedersela con un mercato che è molto cambiato e continuerà a farlo nel prossimo futuro. Il coronavirus, le misure di lockdown e il maggior tempo speso tra tecnologia e famiglia hanno modificato i comportamenti e le abitudini di spesa delle persone.

C’è chi in questo periodo ha riscoperto l’attività fisica sfruttando una stanza della casa, chi ha ripreso in mano i libri di cucina, chi ha divorato serie TV, e ancora chi ha approfittato per fare formazione.

Ecommerce alle stelle

In un solo mese, dall’inizio della crisi sanitaria, si è registrato un salto evolutivo verso il digitale di 10 anni. Abbiamo infatti acquisito 1,3 milioni di utenti in un solo mese, rispetto ai 700 mila dei primi mesi dell’anno.

I settori che hanno visto un’impennata sono:

  • prodotti per animali (+154%)
  • cibi freschi e confezionati (+130%)
  • prodotti per la cura della casa (+126%) e della persona (+93%)

David Parma di IPSOS conferma: “Tra i paesi analizzati, la Penisola è quello che ha registrato l’incremento maggiore – subito dopo la Cina – degli acquisti fatti online.
Una tendenza che resterà, anche perché a comprare su internet in questo periodo non sono stati solo i giovani, come solitamente accade, ma anche gli over 60 che, magari per la prima volta o con l’aiuto di altri, hanno sperimentato questa nuova modalità per fare la spesa. Una rivelazione, su cui le aziende dovrebbero focalizzarsi”

Ecommerce: qualche numero e lo stato dell’arte

Il tasso di conversione, che è il numero di acquisti in relazione al totale delle visite al sito web, varia da paese a paese. In Germania è del 2,22%; negli Stati Uniti è dell’1,96%; in Regno Unito è dell’1,88% mentre in Italia è dello 0,99%.

Il settore ecommerce Moda mono-brand è in crescita (dati pre-coronavirus). Tra i siti ecommerce più popolari in Italia il leader è il brand francese Bonprix con 1,6 milioni di visite mensili. La top 10 si chiude con tre brand italiani: OVS, Calzedonia e Tezenis, ciascuno con un traffico mensile che supera il mezzo milione di visite.

Per quanto riguarda le consegne, il 37% degli italiani è disposto a pagare per avere una consegna più rapida e il 59% considera importante poter cambiare la data o l’ora di consegna.

E per chiudere, il comportamento del 41% degli italiani viene influenzato in qualche modo dai social media (lettura di recensioni, commenti e feedback).

Considerazioni finali

Anche se non lo sappiamo con certezza, possiamo aspettarci che le nuove abitudini degli italiani si consolidino nel tempo, e per noi aziende è importante valutare seriamente nuove strategie.

L’ecommerce, che fino ad adesso è stato il tallone d’Achille dell’Italia, in queste settimane ha avuto una crescita importante anche in fasce “insospettabili” della popolazione.

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Fonti: Business Insider, iPress, Ipsos, Semrush

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